Kraken è un exchange su cui fare affidamento? Ti sveliamo la verità con questa recensione con opinioni


Overall
-
Performance della piattaforma
-
Sicurezza dei fondi
-
Formazione
-
Depositi e prelievi
Summary
I nostri test: al termine del periodo di prova, il giudizio del broker è negativo
Perché: un broker serio non deve trascurare la formazione dei suoi clienti, né dovrebbe farli operare con una piattaforma di questo livello. Inoltre, i tempi per il prelievo sono piuttosto lunghi
Cosa fare: scegliete un broker che sia alla vostra altezza. Ve ne possiamo indicare alcuni fra quelli che abbiamo testato.
- IL VOTO DEI NOSTRI LETTORI
- 84,00%
- VOTATO COME MIGLIOR BROKER
- Sì
- IMPRESSIONE DEGLI UTENTI
- Molto positiva
- SICUREZZA
- Sì
- SUPPORTO CLIENTI
- Efficace
e presente
- GAMMA DI STRUMENTI DISPONIBILI
- Vasta
Un po’ di storia dell’exchange
Nel 2011, il fondatore Jesse Powell ha visitato gli uffici di Mt Gox, un exchange di criptovalute che in passato gestiva oltre il 70% delle transazioni in Bitcoin ma che poi chiuse per bancarotta, dopo aver annunciato che circa 850.000 bitcoin del valore di 450 milioni di dollari di allora appartenenti ai suoi clienti e alla società non erano più reperibili o erano stati rubati. E proprio questa fu la causa, secondo il fondatore Jesse Powell, per cui lui si mise a lavorare al progetto Kraken, ovvero il tentativo di rientrare in possesso delle somme da lui perdute, se Mt Gox fosse fallito a seguito di un attacco informatico da parte di hacker.
Le acquisizioni e gli investimenti
Nell’agosto 2015, con l’acquisizione di Coinsetter e, per estensione, Cavirtex, Kraken aprì la sua piattaforma ai residenti di altri 37 stati e a tutti i residenti canadesi ma non ai residenti di New York, che tutt’oggi sono esclusi dai servizi di Kraken per mancati accordi sulla licenza, considerata ingiustamente cara e dunque controproducente.
Oltre a questo accordo, Kraken ha annunciato partnership con i fornitori di servizi di pagamento SynapsePay negli Stati Uniti e Vogogo in Canada, al fine di fornire ai suoi clienti più recenti l’accesso a depositi e prelievi legali rispettivamente.
Un mese dopo, Kraken ha annunciato il completamento del suo secondo round di investimenti guidato da SBI Investment, un’importante società giapponese di venture capital con SBI Holdings. A seguito di questo round di investimenti, Kraken ha annunciato due importanti acquisizioni: l’exchange olandese CleverCoin e Glidera, un wallet che consente agli utenti di finanziare direttamente conti bancari Glidera con fiat per l’acquisto di criptovalute sull’exchange Kraken.
Non molto tempo dopo la quotazione di Monero, Kraken continuò ad aggiungere ulteriori criptovalute nei mesi seguenti, come Tether e Dash. A marzo del 2017, Kraken ha acquisito il famoso sito Web Cryptowatch, un sito di creazione di grafici in tempo reale per criptovalute che viene spesso utilizzato dai day trader. Nel febbraio del 2019, Kraken ha aggiunto il trading di futures sulle criptovalute.
Broker | Valutazione | Regolamen- tazione |
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Quei bitcoin rubati…
Se fin qui vi abbiamo raccontato la storia di successo del sig. Jesse Powell e di come Kraken sia arrivato al successo mondiale, dobbiamo ora far luce sulle tante ombre che coinvolgono lui e il suo exchange, a partire proprio dall’acquisizone di Mount Gox.
Kraken chiuse la vicenda permettendo agli ex-clienti Mount Gox di poter fare reclamo fino a luglio 2015 e dando loro la possibilità di ottenere commissioni gratis fino a un milione di dollari, nonostante il parere contrario del curatore fallimentare che non aveva mai specificato di una deadline. La faccenda è poi finita nel dimenticatoio, ma rimane la procedura scorretta di Kraken che ha illuso centinaia di migliaia di creditori facendoli diventare suoi clienti.
…e l’hackeraggio dell’account dei clienti e i continui problemi di prestazioni
La reputazione di Kraken per la sicurezza è stata messa alla prova dalla costituzione di partnership e acquisizioni nel 2016. Molteplici affermazioni sono emerse nella seconda metà di luglio attraverso i media e i social network secondo cui gli account dei clienti erano stati hackerati e i fondi rubati. Mentre, secondo quanto riferito, Kraken ha taciuto per le indagini, gli utenti hanno minacciato di allertare e presentare una petizione alla Cyber Crimes Division dell’FBI per ottenere un risarcimento.
Entro un mese, Kraken presentò chiarimenti sul fatto che “Kraken” non è stato mai vittima di attacchi hacker; vale a dire, dopo un’indagine interna, il team di sicurezza è giunto alla conclusione che i sistemi, i server e i database Kraken non sono stati raggiunti da utenti malintenzionati a causa di eventuali vulnerabilità identificabili di cui sarebbero responsabili. La società ha attribuito i fondi mancanti degli utenti interessati al phishing e agli attacchi man-in-the-middle e ha sottolineato l’importanza di abilitare le funzionalità di sicurezza dei siti Web Kraken, come l’autenticazione a due fattori per i prelievi o il Blocco delle impostazioni globali per limitare l’accesso IP non familiare.
All’indomani dell’hack scongiurato, Kraken affermò il riconoscimento della loro continua responsabilità di proteggere i clienti e sottolineò allo stesso modo che era responsabilità del cliente il proteggere sé stesso.
Per tutto il 2017, l’exchange Kraken ha subito attacchi DDoS e problemi di prestazioni. Nel novembre 2017, il CEO di Kraken Jesse Powell si è scusato per i problemi del sito, ma ha elogiato la sicurezza, a suo giudizio impeccabile. Il 10 gennaio 2018, Kraken ha sospeso le negoziazioni per oltre 48 ore mentre eseguiva un aggiornamento che avrebbe dovuto durare solo 2 ore. Dalla prima apertura nel 2011, questa è stata la più lunga interruzione del servizio. E Powell, come al solito, si è trincerato nel silenzio.

Poiché questo modo di fare a me personalmente non piace, credo sia giusto quindi dirvi che è meglio non aver a che fare con un exchange del genere, che non fa abbastanza per la sicurezza dei suoi utenti e ritiene che un mercato manipolato sia tollerabile. Proseguendo nella lettura, troverete quelli che secondo noi sono due validi broker alternativi per la negoziazione di criptovalute.
Plus500
Sfogliando in rete, non ho potuto fare altro che constatare come le recensioni di questo broker siano tutte estremamente positive e i motivi sono molteplici. Potrei citarvi, per esempio, che i costi relativi allo spread sono i più convenienti del mercato! E cosa dire, allora, del fatto che Plus500 Ltd sia quotato al London Stock Exchange, se non rimarcare il fatto che stiamo parlando di un colosso dei broker online!
Inoltre, diamo insieme uno sguardo alla piattaforma, semplice, intuitiva che vi consente in modo pratico di selezionare un determinato strumento finanziario, il time-frame di riferimento e applicare al grafico tutta una serie di indicatori tecnici che vi aiuteranno ad essere dalla parte giusta del mercato e inanellare profitti su profitti!
Perché scegliere Plus500:
- E’ un broker regolamentato dalla FCA
- Ha una piattaforma all’avanguardia e pratica nell’utilizzo e compatibile con PC, smartphone e tablet
- Vi fornisce un conto demo che vi permetterà di simulare le operazioni con quantità illimitata: il modo migliore per imparare!
- Deposito minimo ridottissimo (100 euro)
- Assistenza gratuita 24 ore su 24, 7 giorni su 7, attraverso e-mail e live chat
- Materiale formativo suddiviso per argomenti
- Costi di commissioni ridotti al minimo
- Depositi e prelievi rapidi e sicuri con bonifico, carta di credito, Paypal
Parlando esclusivamente delle criptovalute, su Plus500 è possibile negoziare Bitcoin, Ripple, Ethereum, Litecoin, Neo e Iota e altre con una leva massima di 1:2 (con un capitale di 100 euro si ottiene l’effetto di 200 euro) e in più si può negoziare l’indice Crypto10, un indice che misura le prestazioni delle 10 cripto principali, pertanto sarà come averle tutte in portafoglio!
Per tutti i motivi sopra citati, velocità di esecuzione, semplicità ed efficacia della piattaforma, supporto clienti sempre disponibile live via chat e per la serietà che il broker ha dimostrato fin dal suo avvio nel 2008 e ora potendo contare su una capitalizzazione che supera il miliardo di euro, Plus500 è un broker che garantisce la sua affidabilità e pertanto è fortemente consigliato dal sottoscritto!
eToro
Broker anch’esso molto conosciuto su scala globale, è cresciuto a dismisura negli ultimi anni per la sua tecnologia all’avanguardia e per un’innovazione che è molto piaciuta alla sua clientela: il social trading. Con questo sistema, il cliente può scegliere, come nei social network, di seguire i traders da lui (e dal mercato) ritenuti più profittevoli con un clic e inoltre potrà decidere di replicare integralmente la sua operatività! eToro è regolamentato dalla CySec, ha una piattaforma molto semplice da usare e ha spread ultra-competitivi per tutti i cfd su forex, azioni e indici che tratta.
Di recente, ha implementato la sua offerta a ben 10 tra le criptovalute più conosciute tra cui Bitcoin, Ethereum, Dash, Litecoin e Ripple.
In più c’è la possibilità di accedere al Cryptoportfolio, molto apprezzato dagli utenti di eToro perché permette loro di investire su più asset insieme, come se fossero un fondo. Investendo su un copy portfolio il trader può diversificare i propri investimenti perché non si starebbe concentrando su un singolo asset finanziario, ma su più asset di uno stesso settore o che comunque hanno alcune caratteristiche in comune fra loro. Uno di questi è il cryptoportfolio, che come dice la parola stessa è composto solo da criptovalute eToro.
Al momento della pubblicazione gli strumenti di trading disponibili sull’exchange sono i seguenti:
- 8 fiat-stablecoin (eToro – dollaro neozelandese (NZDX), eToro – Yen Giapponese (JPYX), eToro – Franco svizzero (CHFX), eToro – dollaro statunitense (USDEX), eToro – Euro (EURX), eToro – Sterlina (GBPX), eToro – Dollaro Australiano (AUDX), eToro – Dollaro canadese (CADX).
- 6 crypto Bitcoin (BTC), Ethereum (ETH), Ripple (XRP), Dash (DASH), BitcoinCash (BCH) e Litecoin (LTC)
- 37 coppie tra cui BTC-USD, XRP-GBP ed altre.
Per finire, abbiamo raccolto un’importante testimonianza di un trader di criptovalute, che si definisce un ex-user di Binance. Lo abbiamo incalzato di domande, per far sì che ci spiegasse quali sono stati i motivi che lo hanno spinto a lasciare uno degli exchange più famosi.
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Intervista ad un ex Kraken user che ha abbandonato l’exchange in polemica con la governance
Ciao, parlaci della tua esperienza con l’exchange Kraken. Cosa ti fece scegliere questo exchange?
Ho scelto questo exchange perché consigliato da alcuni miei amici che già negoziavano bitcoin. Vedevo i prezzi salire continuamente e quindi mi sono deciso anch’io ad acquistarli…all’inizio mi sono trovato abbastanza bene ma dopo circa 6 mesi sono iniziati i problemi.
Che tipo di problemi hai riscontrato?
Per tutto il 2017, ho avuto sempre rallentamenti sulla piattaforma. Prima una volta ogni tanto, poi sempre più spesso al punto di non riuscire più ad effettuare una transazione: era diventato impossibile. Ho pensato che fosse dovuto al fatto che i server erano sovraccarichi per via dell’aumento di utenti, beh, allora fate qualcosa per migliorare il servizio!
Questi problemi sono andati avanti a lungo?
Sì, ti ho detto, c’erano diversi problemi per cui le transazioni si avviavano ma spesso rimanevano bloccate e poi eri costretto a ripetere la procedura diverse volte finchè non andava a buon fine. Era seccante, e vuoi sapere un’altra cosa? A gennaio 2018, mentre il bitcoin crollava, la piattaforma ha smesso di funzionare per 2 giorni. Pensa a tutti quelli che avrebbero voluto vendere in quei giorni, tipo me, il danno che hanno subìto. Perciò, ho detto basta.
Hai abbandonato la piattaforma Kraken quindi?
Certo, cos’altro avrei dovuto fare? Ti viene anche il sospetto che siano loro a manipolare il mercato con queste interruzioni al momento opportuno. Poi, ho letto un’intervista al CEO di Kraken che non mi è piaciuta affatto per cui se vuole continuare su questa strada, beh, può farlo ma senza di me. Ho prelevato tutto dal mio account e consiglio a tutti quelli che mi stanno leggendo di fare la stessa cosa.
E adesso che fai? Continui col trading di criptovalute?
Certo. Però, basta exchange, non mi fido più. Faccio trading di criptovalute con eToro, che ha dimostrato di essere un broker impeccabile. Sono diventato così bravo che non ho nemmeno bisogno di copiare, anzi, condivido i miei trade così so che se posso aiutare qualcuno meno bravo di me sono contento! L’altra cosa positiva è che il broker ha anche il suo exchange adesso per cui posso investire anche sulla loro stablecoin e ho aderito ad un cryptofund, che è come avere un fondo di investimento però dinamico che sceglie solo quegli asset che stanno performando meglio. Per me è il top!