Come comprare azioni in 5 minuti - guida e consigli

Come comprare e vendere azioni in 5 minuti: la guida e i consigli fondamentali

I mercati finanziari moderni, da quando esistono, hanno visto diffondersi in maniera sempre più maggioritaria l’acquisto o vendita delle azioni. Lo scopo di compare o vendere azioni è quello di incassare annualmente un dividendo oppure di speculare sul loro andamento. Le azioni più scambiate sono quelle delle società più liquide e capitalizzate, per esempio del nostro indice italiano FTSE Mib, oppure di quello europeo Euro Stoxx 50.
In questo articolo spiegheremo nel dettaglio cosa sono le azioni, come e quando comprarle e quali sono i capitali necessari.

Le azioni Baidu sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Google sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Apple sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Netflix sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Amazon sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Adobe sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Enel sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Facebook sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Starbucks sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Tesla sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Twitter sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Snapchat sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Coca Cola sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Nike sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni NVIDIA sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Campari sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Fincantieri sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Mediaset sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Banca Mediolanum sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Exor sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Unicredit sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Eni sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Bialetti sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Leonardo sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Unieuro sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni CNH Industrial sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni CreVal sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni De Longhi sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Moncler sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Autogrill sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Juventus sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale
Le azioni Banca MPS sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale

Cosa sono le azioni

Le azioni, come dice la parola stessa, sono dinamiche perché il loro prezzo varia nel tempo. Le azioni sono un titolo rappresentativo di una quota della proprietà di una società. Il possesso di una sola azione è la condizione necessaria per essere soci di una società per azioni o di una società in accomandita per azioni e il relativo possessore è detto azionista.
Pertanto, se scegliamo di acquistare sul mercato delle azioni italiane, noi diventiamo proprietari di quella minuscola parte percentuale che rappresenta il rapporto tra le azioni che possediamo e le azioni totale in circolazione. Naturalmente, non verrete chiamati a discutere in assemblea perché quello spetta solo ai soci di maggioranza, tuttavia vi spettano gli onori (e gli oneri) relativi alla vostra percentuale, dividendi inclusi.
Cos’è il dividendo? Il dividendo in economia è quella parte di utile che viene consegnato da una società ai suoi azionisti. Ogni anno l’azienda, si spera, redige un bilancio in cui dichiara l’utile netto societario. Quest’utile verrà poi in parte reinvestito al fine di generare utili futuri e in parte verrà redistribuito agli azionisti di una quantità fissa moltiplicata per il numero di azioni possedute.

Comprare le azioni in banca

Le azioni possono essere comprate in banca, dove un intermediario vi proporrà l’acquisto di società che stanno per essere quotate in Borsa oppure di società già presenti sul mercato azionario. Prima degli anni 2000, c’era il mercato delle grida, dove degli intermediari sul floor comunicavano a gesti e grida l’intenzione di acquistare o vendere azioni per conto della propria società di riferimento.
Potete rivolgervi a qualsiasi sportello bancario, per esempio di Banca Mediolanum, per aprire un dossier titoli, un piano di risparmio o un’assicurazione sulla vita. Questa operazione ha il vantaggio che sarete seguiti da un professionista, che sarà il vostro consulente finanziario. Lo svantaggio, invece, è che questo modo di negoziare azioni è particolarmente caro dal punto di vista delle commissioni che riconoscerete alla banca, che vi farà erodere in maniera sensibile i guadagni. Attenzione, poi, perché non sono mancati i casi di gestione abusiva da parte dei promotori finanziari.

Grazie alle piattaforme di trading online, è possibile comprare e vendere azioni in tempo reale

Comprare e vendere azioni online

Questo è sicuramente il punto più interessante dell’intero nostro articolo perché questa pratica è ormai quella che noi preferiamo. Piuttosto che contattare l’intermediario ed aspettare l’esecuzione dell’ordine, i broker online permettono oggi di poter comprare e vendere azioni direttamente dal vostro computer con piattaforme compatibili anche a smartphone e tablet, saltando un passaggio ed entrando al mercato al tempo di una manciata di clic. Operando attraverso la piattaforma messa a disposizione dal broker, potrete entrare, in acquisto o vendita, a mercato oppure inserendo degli ordini pendenti in corrispondenza di determinati prezzi che scegliete voi. Quando gli ordini verranno eseguiti apparirà un messaggio di conferma e potrete seguire l’andamento del vostro investimento in tempo consultando l’area relativa agli ordini eseguiti e relativo Profit&Loss.

Negoziare azioni tramite broker online, inoltre, vi permetterà di azzerare le commissioni da pagare e vi permetterà di poter speculare, da subito anche al ribasso, sulle azioni con l’utilizzo dei CFD, che sono strumenti derivati che replicano il sottostante.

Il vantaggio di scegliere i broker online è dunque l’estrema facilità con cui negoziare azioni di società provenienti da tutto il mondo, dunque non solo le azioni italiane, ma anche per esempio, quelle asiatiche oppure le azioni di compagnie petrolifere importanti come la francese Total o l’americana Exxon Mobil.

Quali broker scegliere per comprare e vendere azioni

Visto che abbiamo nominato nel paragrafo precedente i broker online, mi sembra giusto approfondire l’argomento. La scelta del broker va messa al primo posto nell’esperienza che un investitore fa nel proprio trading online. Voi, dal vostro canto, dovete metterci la passione e le idee per questa attività e dovete poi trovare una controparte che faccia bene il suo lavoro.

Per questo motivo, è fondamentale rivolgersi solo e soltanto a quei broker online che siano perfettamente legali e autorizzati dalle società che si occupano di vigilanza finanziaria. Mi riferisco, per esempio, alla FCA di Londra, alla CySec o all’italiana Consob.

Esiste un numero interminale di broker online, pertanto la scelta va orientata su quello che si prospetta l’intermediario migliore tenendo contro delle vostre caratteristiche di investitore. Valutate bene le commissioni, la piattaforma di trading proprietaria o se supporta il vostro software preferito, la velocità di risposta del servizio clienti e il grado di preparazione degli operatori che vi rispondono. Ecco un elenco di alcuni dei principali broker che possono essere utilizzati con fiducia per il trading:

  • eToro, leader mondiale del suo settore e oggi è divenuto famoso per il Social Trading, la rivoluzione social che permette ai traders di seguire i traders più profittevoli e, se vogliono, anche di copiare le loro strategie;
  • Plus500, sponsor dell’Atletico Madrid, un broker dalle mille risorse e caratterizzato da una grande mole di strumenti finanziari disponibili;
  • Alvexo, il più recente nell’avvento ma quello che ha saputo conquistarsi più clienti nell’ultimo periodo grazie alla sua piattaforma di avanguardia e al suo eccellente servizio clienti;
  • Markets.com, importantissima realtà del trading online con la sua moltitudine di strumenti finanziari e un’alta leva finanziaria per guadagnare soldi anche con un piccolo capitale;
  • 24Option, riconosciuto a livello mondiale per la sua Trading Academy e per la varietà di conti trading disponibili che tengono conto delle singole esigenze degli investitori
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Quando è il momento di comprare azioni?

“The time to buy is when there is blood in the streets”

Questa frase è di Baron Rotschild, un nobile inglese del diciottesimo secolo e discendente dell’omonima famiglia di banchieri. Lui stesso fece le sue fortune comprando tutto ciò che si poteva, al termine della battaglia che Napoleone perse a Waterloo.
Oggi, nel mondo non si combattono più guerre come un tempo, ma le crisi finanziarie sono ciclicamente sempre successe. Queste sono, in un certo senso, anche orchestrate, indotte, necessarie. Il compito di un bravo investitore è quindi saper individuare quando è il momento di comprare azioni e, nella maggioranza dei casi, corrisponde a quando tutti intorno a lui vogliono vendere (panic selling).

Più in generale, la compravendita di azioni richiede lo studio di una strategia. Non basta scegliere quei titoli azionari che stanno andando malissimo perché tanto, prima o poi, risaliranno. La storia recente, specie quella dei titoli bancari (uno a caso: Banca MPS), ci ha dimostrato che gli azionisti di quelle società non rivedranno i prezzi a cui hanno comprato mai più.

Le strategie utili e gli errori da non commettere

Il timing corretto per comprare azioni rappresenta il nodo principale della questione ma da solo non è sufficiente. Oltre ad individuare il momento giusto, va individuata la società giusta su cui investire e per farlo, non vi è il minimo dubbio, serve uno studio molto approfondito.
Bisogna, infatti, individuare quelle società che:

  1. si contraddistinguono per qualità, oppure quei titoli che il mercato sta sottovalutando ma che graficamente sembrano pronti a partire verso l’alto
  2. quelle aziende in grado di recitare la parte del leone nel loro mercato di riferimento e quelle aziende invece pronte ad aggredire il mercato di domani con la loro innovazione
  3. società sane che pagano regolarmente interessanti dividendi
  4. società nel mirino della speculazione finanziaria perché oggetto di OPA

I mercati stanno godendo di annate particolarmente felici dal punto di vista delle quotazioni, per via soprattutto delle politiche ultra-accomodanti della Banca Centrale Europea e per un’economia americana in grandissimo spolvero, l’unica davvero capace di generare utili sempre crescenti.

Andiamo a vedere nel dettaglio alcune strategie consigliate nell’acquisto delle azioni e alcuni dei più comuni errori che si fanno per inesperienza.

Non comprate azioni solo perché costano poco

Abbiamo precedentemente fatto l’esempio di Banca MPS, ma ce ne sono tantissimi altri. Tendenzialmente, l’errore più comune che fanno i traders principianti è di selezionare quelle società gravemente penalizzate dal mercato e che hanno dei grafici in picchiata, perché convinti che prima o poi si sveglieranno dal letargo. Questo nasce dall’idea che ognuno di noi ha dentro di sé di rendere ogni speculazione finanziaria il proprio trade della vita.

Ebbene, sono qui a smentire questo assurdo modo di fare e di pensare. Se i titoli scendono è perché le società non fanno utili o vengono amministrate male oppure sono vittime di speculazione finanziaria molto più grande di voi. Non fate gli eroi, non fate i fenomeni e lasciate perdere quei titoli che non fanno altro che scendere perché sono estremamente pericolosi.

È vero che ci sono società di questo tipo che poi possono rimbalzare di tantissimo in pochi giorni, ma non sono valutazioni che il trader medio è in grado di fare. Questo tipo di inefficienza di mercato lo si riscontra soprattutto sui titoli sottili e dunque poco liquidi, ma è un’attività che va lasciata esclusivamente fare ai traders professionisti perché rappresenta un rischio elevato che solo loro possono assumersi.

Mai mediare al ribasso, ma acquistare in piccole porzioni

Un altro errore comune dei trader principianti è quello di aumentare l’esposizione su quei titoli acquistati che stanno generando perdite. In questo modo, il trader riesce ad abbassare il prezzo medio di carico, ma si ritrova in portafoglio una percentuale molto più rilevante di quella che aveva stanziato per quell’acquisto.

Voglio farvi un esempio pratico: Immaginate di essere in un centro scommesse e avete giocato la vittoria della vostra squadra di calcio del cuore. Purtroppo, dopo pochi minuti, la vostra squadra subisce un gol. Poi un altro. E un altro ancora. Ecco, voi aumentereste la quota sulla scommessa sapendo che la vostra squadra sta perdendo 3-0? Io sinceramente no e credo nemmeno voi. Perché aumentare l’esposizione su un titolo in perdita? È vero che il mercato azionario è una partita infinita, ma sarebbe meglio stabilire a priori dove fermarsi nella perdita e accettarla piuttosto cercare di vincere in tutti i modi rischiando di compromettere irrimediabilmente la vostra situazione finanziaria.
Una strategia alternativa, invece, può essere l’acquisto in piccole porzioni della società che vi interessa. Anziché mettere subito tutto il capitale che avete destinato in quell’operazione, scegliete per esempio 3 aree di prezzo differenti dove entrare con un terzo della posizione totale. Sembra un concetto simile alla media al ribasso, ma la differenza sta nell’esposizione che in questo caso è ponderata e non dettata da esigenze di recuperare una perdita. Le perdite non si recuperano, si accettano e basta.

Strategie semplici ma efficaci

Buone strategie sono, invece, quelle di comprare azioni di società che hanno un bel grafico fatto di minimi e massimi crescenti, che distribuiscono i dividendi; oppure individuare, con l’aiuto degli indicatori tecnici messi a disposizione dalla piattaforma, che si stia verificando un’inversione al rialzo della precedente tendenza ribassista (si chiama swing trading ed è riservato agli investitori più esperti).
L’alternativa è scegliere nuove realtà che, in prospettiva, possono rendere meglio perché stanno investendo nel futuro, nella ricerca e nello sviluppo di beni o servizi che saranno fondamentali nel mondo di domani. Mi riferisco a cercare nuove realtà in grado di regalare quelle soddisfazioni di chi ha creduto, ad esempio, in Netflix o NVIDIA. Le innovazioni più interessanti arrivano, quasi sempre, dal settore tecnologico del mercato delle azioni americane.

Quali sono i fattori che influenzano il prezzo delle azioni

Il prezzo è quello che paghi, il valore è quello che ottieni

Questa è una delle citazioni più famose di Warren Buffett, che per chi non lo conoscesse, è il trader più ricco e famoso al mondo. I prezzi delle azioni subiscono fluttuazioni quotidiane a causa della volatilità e della variazione della domanda e dell’offerta relativamente alla società che rappresentano, al settore specifico in cui la società opera, ma anche alla contingenza nazionale o mondiale in corrispondenza di determinate situazioni (per fare l’esempio più recente, la politica attraverso i tweet di Donald Trump).

Non tutti i titoli, però, reagiscono allo stesso modo: ci sono titoli, ad esempio che perdono meno degli altri in caso di crolli e, naturalmente, tendono a salire meno di altri in caso di un mercato perma-bull ovvero in continuo rialzo. Sono i cosiddetti titoli “difensivi“, ovvero quei titoli anti-ciclici che non risentono con particolare rilevanza dei fattori di crisi o di euforia perché il loro business è costante nel tempo. Tendenzialmente stiamo parlando di aziende che si occupano della vendita di cibo, bevande alcoliche e naturalmente le aziende farmaceutiche.

Di seguito, andiamo ad analizzare i fattori più importanti da tenere conto per comprendere meglio quali sono i momenti da tenere d’occhio per ottimizzare l’entrata al mercato ed eventualmente comprendere anche l’uscita dal mercato, che sarà oggetto di valutazioni successive.

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I fattori macro-economici che influenzano il prezzo delle azioni

La politica delle banche centrali influenza il mercato e la sua moneta di riferimento per dare, se serve, stimoli alla crescita dell’economia oppure al contrario adottare politiche più aggressive. Stiamo parlando essenzialmente del costo del denaro.

La politica della Banca Centrale Europea, in questi anni sotto la guida di Mario Draghi, è stata negli ultimi anni ultra-accomodanti con i tassi di interesse perennemente a zero. Questo è un grande vantaggio per le industrie, che possono investire nella ricerca e nell’innovazione, senza dover corrispondere alti interessi per i prestiti bancari.
Di contro, il settore bancario ha visto ridursi all’osso il loro margine di guadagno e quindi stanno conoscendo una crisi che sembra essere senza sosta.

Questo è già un primo importante segnale per comprendere quali azioni si possono acquistare e quali sarebbe meglio lasciar perdere. Naturalmente, tutto può cambiare dall’oggi al domani, ma dovremo vedere un cambio di politica monetaria o in alternativa odorare la possibilità che questo accada.

Altri fattori importanti sono le prospettive di crescita economica con tutti i dati che vengono rilasciati settimanalmente e mensilmente sullo stato di salute dell’economia e poi l’inflazione o deflazione, che come sappiamo influenza i comportamenti dei consumatori al variare dei prezzi di beni e servizi.

I fattori politici

La politica influenza la finanza? O è la finanza a influenzare la politica? Solo nel corso degli ultimi anni, potrei citarvi esempi di come entrambe le domande potrebbero avere una risposta affermativa.

Sicuramente la politica influenza la finanza dal momento che, quando ad esempio viene eletto un nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, le sue scelte in campo politico possono influenzare drasticamente l’andamento del prezzo delle azioni.

Prendendo sempre ad esempio l’elezione del Presidente Trump, abbiamo visto e vediamo come la sua mancata diplomazia e l’irruenza con cui prende decisioni politiche scatenano, alternatamente, il panico e l’euforia del mercato. Di sicuro, il prezzo delle azioni americane ha conosciuto ottimi rialzi grazie alla riduzione delle tasse. Di contro, il debito americano sta aumentando di proporzioni gigantesche e questo inizia ad essere un serio campanello d’allarme per il futuro del paese più industrializzato al mondo.
La politica di Donald Trump è in netto contrasto con quella della Federal Reserve, la banca centrale americana, che rivendica la sua indipendenza nel prendere decisioni in materia economica; inoltre si stanno inasprendo i rapporti diplomatici con la Cina, a cui Trump sta cercando di mettere un freno alla sua espansione, attraverso la reintroduzione di pesanti dazi doganali sui prodotti cinesi che vengono importati negli Stati Uniti.

Le notizie e altri fattori scatenanti

In ultima analisi, sappiate che il prezzo delle azioni reagisce in maniera molto sensibile a quelle notizie che possono generare il panico o la corsa all’acquisto di determinate azioni. Facciamo alcuni esempi:

1) Se viene giudicato illegale o nocivo per la salute un determinato prodotto, l’azienda produttrice avrà ripercussioni serie nel suo business e questo inciderà sulle azioni che subiranno un crollo. Al contrario, l’azienda farmaceutica che si occupa della produzione di un farmaco che curi quella patologia potrebbe andare incontro a dei rialzi;

2) Se durante una conferenza stampa, l’azienda presenta un suo nuovo prodotto questo potrebbe essere giudicato importante per gli investitori che compreranno i titoli azionari di quella società nell’aspettativa che questo fattore contribuisca a far crescere gli utili;

3) Se un’azienda annuncia il licenziamento di suoi dipendenti, invece, potrebbe essere un contraccolpo negativo per l’azienda ma, in realtà, andando a risparmiare sui costi della gestione del personale, le azioni tendono a rimbalzare.

4) La pura speculazione: A volte alcuni titoli salgono e non si capisce bene il perché. Ci sono titoli che, nel corso della loro storia, sono “simpatici” agli investitori e vanno opportunamente cavalcati, con la size appropriata e senza farsi ingolosire troppo dall’occasione. Il mercato, nel tempo, sconterà tutto e altri titoli diventeranno “di moda”.

Quando è il momento di vendere le proprie azioni

Vendi e pentiti

Questa frase, attribuita ad un anonimo, è una delle più ricorrenti in Borsa. Anche in questo caso, la risposta migliore è quella di costruirsi una strategia precedente e quindi stabilire, a priori, quale sarà il momento.
Vale a dire che quando avete acquistato azioni avete deciso prima dove incassare il guadagno e dove uscire, anche in perdita, nel caso la vostra idea di investimento si fosse rivelata sbagliata. Siccome ci sono migliaia di azioni in cui si può investire, è assolutamente controproducente mantenere in portafoglio delle azioni che sono in perdita continua. “Chi visse sperando morì…non si può dire” è l’adagio, riveduto e corretto, di una canzone dei Litfiba.

Il momento giusto di vendere le azioni in portafoglio, dunque, è quando si raggiunge l’obiettivo prefissato o quando si ritiene che le azioni in portafoglio abbiano raggiunto il prezzo massimo possibile, prevedendo dei ribassi per il futuro, tenendo conto di tutti i fattori scatenanti che abbiamo in precedenza descritto. La cosa importante da tenere conto è che nel trading non bisogna essere avidi, ma avari e quindi “accontentarsi” del profitto ottenuto senza voler chiedere troppo e rischiare di assistere da spettatore al declino del titolo che corrisponderà alla vostra perdita di denaro.

Dobbiamo comunque sempre ricordare che per vendere noi intendiamo anche le vendite allo scoperto. Individuate un’azienda che vi sembra sopravvalutata e “scommetteteci” contro. Qualcuno pensa che sia immorale ma questo è assolutamente lecito.

Vendere allo scoperto è una pratica pericolosa, perché un titolo può salire fino all’infinito, ma che può regalare enormi soddisfazioni. Grazie all’ausilio di strumenti derivati come i CFD, per vendere allo scoperto dei titoli vi basterà fare il contrario di ciò che normalmente fate, ovvero inserire un ordine a mercato o limite di vendita e, per chiudere l’operazione, ricomprare ciò che avevate prima venduto.

Le strategie a breve e lungo termine

Il trading delle azioni consente di adottare strategie molto diverse tra loro, sia a breve che a lungo termine. Le azioni più scambiate sono quelle in cui c’è maggiore liquidità e quindi più adatte ad essere sfruttate per movimenti di brevissimo termine, di scalping. Lo scalping si effettua, classicamente, durante l’apertura o la chiusura delle contrattazioni (oppure nel momento in cui vengono rilasciate news particolari sul titolo o sul mercato di riferimento) ed è riservato ai traders già esperti, perché è un trading che viene spesso fatto con l’uso di leva alta che quindi dà sì il vantaggio di amplificare i guadagni in caso di successo, ma bisogna guardare anche il rovescio della medaglia.
Ugualmente a breve termine sono quelle operazioni che non vengono chiuse così velocemente (ci sono scalpers che stanno mediamente a mercato meno di 15 minuti ad operazione) ma che durano l’arco di una giornata o entro poche sedute di Borsa.

Nel lungo termine, invece, si vanno a cercare quelle società che permettono di stare (relativamente) più tranquilli. Sono aziende che distribuiscono dividendi annuali e di settori che non possono conoscere particolari crisi (ENI o Campari, solo per farvi alcuni esempi). Questo tipo di operatività viene anche definita “da cassettista” perché è adatta a coloro i quali hanno meno tempo da dedicare al trading e preferiscono raccogliere alla distanza i frutti della loro operatività e non prevede tempi particolari in cui liquidare. Se un determinato titolo ha un buon ritorno annuale dell’investimento, si può mantenere anche a vita, perché le azioni non hanno una data di scadenza come ce l’hanno invece le obbligazioni.

Un bravo trader è colui che riesce a fare sia operazioni di breve che di lungo termine e, se necessario, anche in spread trading. Cos’è lo spread trading? Si prendono due società facenti parte dello stesso settore o dello stesso mercato, cercando di comprare il titolo più forte e di vendere quello più debole.

Quanto capitale serve per acquistare le azioni?

Per acquistare azioni occorrono capitali ingenti di centinaia di migliaia di euro per riuscire ad avere un portafoglio abbastanza diversificato. Naturalmente questo è impossibile per la stragrande maggioranza degli investitori. L’utilizzo dei CFD a leva è la soluzione per riuscire ad investire e negoziare le azioni anche se non si dispone del capitale che sarebbe necessario.

Bisogna inoltre considerare che in Italia vi è un regime di tassazione pari al 26% del capital gain, che vi verranno scalate automaticamente dai quei broker che forniscono gratuitamente il regime amministrato. Se, invece, il broker non fornisce questo servizio, sarà compito vostro nella dichiarazione dei redditi andare a scrivere quelle che sono state le vostre entrate differenti da quelle provenienti dai redditi tradizionali. Inoltre, bisogna considerare un’altro balzello, la cosiddetta Tobin Tax, che prevede il pagamento di una somma pari al cinque per mille dell’investimento nel caso in cui esso venga mantenuto per più di un giorno.

Ogni conto di trading, poi, prevede delle commissioni relative agli eseguiti che andranno sottratte all’utile o aggiunte alla perdita della transazione. Normalmente, le commissioni da pagare sono proporzionali al numero degli eseguiti, perciò pagherete meno se effettuerete più operazioni e viceversa. Scegliendo, invece, un broker online che negozia CFD andrete ad azzerare le commissioni ma dovrete invece considerare lo spread che c’è tra denaro e lettera.

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Quali sono le azioni che si possono comprare online

Il trading online è oggi diffusissimo, pertanto con un buon conto trading è possibile comprare azioni di quasi tutti i continenti, quindi non solo italiane, ma anche europee e americane. È ancora poco diffusa la compravendita di azioni asiatiche, che vengono scambiate quando in Italia è notte fonda e pertanto non possono essere monitorate facilmente. Tuttavia, se volete negoziare azioni asiatiche, alcuni broker online tipo Alvexo, permettono di accedere alla relativa sezione con i CFD.
Sempre per quanto riguarda i CFD, che lo ricordiamo sono dei derivati che replicano il sottostante, non sono disponibili per tutte le azioni perché molte di esse sono illiquide e dunque anti-economiche per il broker che deve costruirci un derivato ma, in ogni caso, coprono la stragrande maggioranza delle azioni liquide di tutto il mondo e tutte le novità più importanti e di tendenza, come possono essere attualmente quello della marijuana medica o delle criptovalute. Ovviamente, all’interno della piattaforma dei CFD, potrete negoziare anche indici, forex e materie prime.

Come avete visto, investire in azioni oggi è molto più semplice rispetto a molti anni fa, dove dovevate rimanere attaccati al telefono per minuti interi, prima di conoscere il buon esito di un’operazione. Inoltre, richiedeva un capitale piuttosto elevato che metteva fuori gioco chi non era adeguatamente capitalizzato. Con l’avvento del trading online, invece, si può fare tutto da casa, o se preferite dal bar, in pochi secondi e con un capitale ridotto.

L’importanza della formazione per investire nel mercato azionario

Nessuno di noi è nato trader, ma lo è diventato con uno studio attento ed appassionato. Certamente, c’è qualcuno che nasce con il dono dell’intuizione e comprende questi meccanismi in maniera naturale; tuttavia, il mondo degli investimenti richiede una palestra, un allenamento costante che lo porti ad essere lucido e profittevole nel lungo termine.

D’altra parte, la formazione è necessaria per intraprendere qualsiasi tipo di lavoro, perciò perché il trading dovrebbe fare eccezione? La formazione nel trading è fondamentale perché fornisce quelle basi che serviranno all’investitore ad agire poi sui mercati a livello pratico.

Serve, dunque, un’ottima preparazione teorica che si ottiene attraverso la lettura e la comprensione di testi importanti, siano essi libri (e qui puoi trovare alcuni esempi di libri sul trading online) oppure corsi online.

Ognuno di voi deve selezionare pochi strumenti finanziari, studiarli e analizzarli approfonditamente fino a che non li si conosca la perfezione. Scegliete voi quindi se preferite specializzarvi sul forex e quindi diventare esperti delle fluttuazioni dei cambi e da cosa vengono generate le fluttuazioni oppure se preferite la speculazione tipica del mercato azionario, con un’attenzione particolare da rivolgere ai titoli azionari più liquidi e capitalizzati.

Tutte le possibilità di formazione disponibili

Per chi vuole imparare da zero come investire in azioni, oggi vi sono diverse possibilità che andiamo ad elencare:

  1. Frequentare un corso di laurea in discipline economiche con specializzazione in finanza;
  2. Frequentare corsi di formazione in istituiti privati tenuti da professionisti;
  3. Seguire i corsi di formazione su internet tramite siti specializzati in finanza;
  4. Scegli un buon broker online che comprenda nella sua offerta la formazione attraverso materiale didattico e l’affiancamento di esperti.

Il primo metodo è naturalmente il migliore, ma è anche quello più lungo e destinato a un pubblico più giovane. Diventa piuttosto complicato chiedere a una persona che già fa un altro lavoro trovare il tempo di frequentare un corso universitario e prepararsi agli esami.

Ci sono, quindi, corsi di formazione appositi che vengono tenuti periodicamente da traders professionisti o da società attive nell’analisi finanziaria. Naturalmente, bisognerà filtrare i corsi buoni e utili da quelli in cui perderete solo molto tempo e molto denaro.

La formazione individuale su Internet e libri è una buona soluzione, sempre a patto che il materiale didattico su cui vi concentrare sia utile agli investimenti che andrete a fare.

La soluzione più pratica è quella di scegliere un broker che vi consenta di accedere a una sezione didattica approfondita e che vi fornisca anche un conto demo dove andare a mettere in pratica le conoscenze che la teoria vi ha portato in dote. Diffidate e non scegliete quei broker che non hanno conto demo, ma che invece vi propongono con insistenza di aprire operazioni anche a caso. Non sono seri. Un broker serio, invece, ci tiene a suggerire correttamente un trader nella sua attività perché, più lui genera profitti, più paga quelle commissioni che sono il guadagno per il broker, oltre al ritorno di immagine.

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Guida all’acquisto di azioni in 5 minuti

Per iniziare ad investire, sarà necessario affidarsi a una delle migliori piattaforme di trading – come eToro (recensioni e opinioni qui) – che ci consentono di effettuare le operazioni basilari del mercato degli investimenti ed effettuare un’analisi tecnica dei titoli azionari principali da comprare sul mercato, mantenendo le commissioni al prezzo più basso possibile.

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1° passo: Creare un account su eToro

Una volta entrati nel sito, basterà cliccare sul pulsante iscriviti subito e seguire la solita procedura compilando tutti i campi di registrazione con le proprie informazioni personali e scegliendo il profilo personale d’investitore (retail o professionale). Fatto questo, si potrà effettuare l’accesso al proprio profilo.

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2° passo: Effettuare il primo deposito

Completata la registrazione, è il momento di effettuare un primo deposito. Su eToro il deposito minimo è di soli 200 dollari americani. La piattaforma accetta bonifici bancari, Postepay, carte di credito o di debito e Paypal. I depositi sono tutti immediati, ad eccezione del bonifico bancario che richiede normalmente 2-3 giorni per essere processato. La visione del broker eToro è quella di fornire a tutti gli investitori l’accesso agli investimenti e generare profitti.

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3° passo: Selezionare il mercato azionario

Ora, cliccando sull’icona “Mercati” si potrà andare a scegliere dove operare, scegliendo tra Criptovalute, ETF, Azioni, Indici, Materie Prime e Valute.

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4° passo: Scegliere le azioni da comprare su eToro

Nel nostro caso, con semplicità, sceglieremo Azioni e si aprirà un menu dove poter accedere ad oltre un migliaio di azioni, le più importanti di tutti i mercati mondiali, finchè non comparirà il vostro titolo e cliccare per far comparire il menu relativo al titolo.

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5° Passo: Impostare l’ordine di acquisto

Individuato il titolo azionario di cui si vuole comprare le azioni, non ci resta che impostare l’ordine di acquisto. Bisogna scegliere l’ammontare delle azioni da comprare o il loro corrispettivo in dollari, l’ammontare della leva finanziaria e scegliere se comprare al prezzo di mercato o se a un prezzo inferiore impostando un ordine. L’ordine deve sempre contenere Stop Loss e Take Profit.

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Approfondiamo la conoscenza del broker online eToro

Abbiamo già introdotto eToro e abbiamo anche, in maniera sintetica, accennato a quelle che sono le sue caratteristiche principali che lo rendono leader nel settore del forex per quanto riguarda il trading online. È importante ricordare come, assieme ad altre piattaforme, eToro sia un broker regolarmente autorizzato ad operare grazie alle normative europee CySEC per la tutela del cliente finale, un argomento che viene trattato con molta serietà dalla piattaforma stessa. Inoltre eToro è approvata anche dall’italiana CONSOB, e non manca di essere attivo e tra i più diffusi anche in numerosi altri paesi.

La componente online di questo broker fa leva su una grande semplicità e sulla concentrazione nella fornitura di un rapporto qualitativo in lungo termine con il trader, che sarà quindi invogliato a proseguire la propria esperienza con eToro. L’investitore, sia esperto sia alle prime armi, riceve assistenza in tutte le sue attività sulla piattaforma e nella totalità delle sue transazioni, partendo dall’iscrizione iniziale e arrivando al ritiro dei guadagni ottenuti. Proprio per rendere fin da subito competitivi e produttivi anche gli ultimi arrivati nel settore, eToro tiene sempre conto in maniera importante delle esigenze e, di conseguenza, degli strumenti necessari ad ognuno degli investitori per arrivare a migliorare la loro esperienza di trading nel corso del tempo.

Il valore aggiunto di questo broker

eToro dopo molti anni resta una tra le scelte migliori per piattaforme di stampo gratuito e che sappiano garantire allo stesso tempo un’enorme affidabilità, beneficiando magari dei tassi di cambio e delle tariffe vantaggiose se comparate con quelle della concorrenza. Questo broker inoltre dispone di un ottimo servizio di assistenza per gli investitori, attivo via chat in maniera costante 24 ore su 24, oltre alle indispensabili analisi di mercato.

Non mancano inoltre una accademia rivolta all’online trading, un blog interno consultabile dagli iscritti e delle video lezioni in cui gli utenti più esperti insegnano le nozioni più importanti ai nuovi arrivati e novizi del settore. Forse proprio per questo motivo tanti esperti credono che eToro sia una piattaforma destinata principalmente a un’utenza di novizi del settore.

Il social trading su eToro

Focalizzandoci specificatamente sulla funzione del Social Trading, questa piattaforma fornisce delle nuove funzionalità sempre rivolte all’innovazione e al miglioramento delle caratteristiche già proposte. L’idea del social trading è una funzionalità molto innovativa e apre sul mercato nuove interessanti possibilità sia per i professionisti sia per chi fosse alle proprie prime esperienze; il successo ottenuto da questa nuova funzione è esponenziale e i feedback ricevuti dagli utenti sono ottimi, anche quelli da utenti appena arrivati che beneficiano di questa funzione in maniera ancora più evidente.

Questa funzione di social trading si basa sul principio del “copy trading“, ovvero nell’investire nei trader più esperti e di successo per copiare in maniera automatica attraverso software e indipendente le loro mosse sul mercato, investendo sugli elementi più di successo sul mercato. L’ultima parola, però, resta comunque nelle mani dell’investitore.

Il social trading vuole rivoluzionare questa tecnica del copy trading andando a modificarla, non rendendo più necessario investire basandosi esclusivamente sulla fiducia che si nutre sugli altri investitori: in questo caso, la scelta ricade sul “popular investor” e fa in modo che il copiato riceva una percentuale dei guadagni di chi copia, come quando a scuola si offriva la colazione a chi ci faceva copiare. Questa nuova modalità di social trading di eToro mostra in maniera molto chiara e semplice a tutti gli investitori le informazioni e gli investimenti di ognuno degli altri trader in tempo reale, consentendo in questa maniera ai principianti di osservare le mosse effettuate da tutti i trader, rubandone i segreti e cercando di carpirne le tecniche (specialmente dei popular investor), senza dover per forza testare gli investimenti rischiando il proprio portafogli.

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