▷Dovresti comprare la criptovaluta Ripple Si o NO?⇒ analisi

I Ripple sono da comprare? Analisi tecnica e fondamentale

Il mondo del trading online propone svariate soluzioni di investimento, ma da qualche anno il focus degli operatori finanziari e anche dei non addetti ai lavori vede calamitare la propria attenzione sulle criptovalute. Più specificatamente, questa guida si vuole occupare del Ripple per comprendere che cos’è, come funziona e quali sono le caratteristiche che lo rendono differente dal Bitcoin.

Il Bitcoin, che ha avuto il merito di iniziare questo nuovo business ottenendo un enorme successo, ha ora dei concorrenti che stanno conoscendo anche loro momenti di gloria attraverso le attenzioni che i traders stanno riservando loro.

Come è logico che sia, questo tipo di tecnologia annovera sia un pubblico entusiasta delle criptovalute sia, invece, le obiezioni di coloro i quali non ritengono le criptovalute un business interessante essendo di fatto una moneta virtuale che non possiede alcuna tutela da parte delle autorità garanti in materia finanziaria.

I Ripple sono un investimento sicuro?

Ripple va senz’altro inclusa nel gruppo delle criptovalute più interessanti, essendo la terza per volumi scambiati e capitalizzazione di mercato (quasi 13 miliardi di dollari al momento della stesura di questo articolo) e fa il suo esordio nel 2013. Di base, Ripple, come le altre criptovalute tra cui Ethereum, è una moneta digitale decentralizzata con una rete in grado di trasferire denaro in valute diverse, cosa che la rende molto utile.

Ripple si basa su un protocollo internet open source, in cui le transazioni sono registrate su un libro mastro distribuito (la cui integrità e affidabilità sono garantite da un sistema di verifica basato sul consenso), e su propria una valuta digitale, chiamata anch’essa Ripple (simbolo XRP). Lo scopo è di rendere possibili transazioni finanziarie gratuite e a livello globale di qualsiasi importo senza chargeback (contestazioni da parte dei titolari di una carta di credito), il sistema si serve di “token” che rappresentano sia una tradizionale valuta legale (fiat currency), sia criptovalute, commodities o qualsiasi altra unità di valore, come i chilometri percorsi nei programmi frequent flyer o i minuti di telefonia mobile.

Ripple è realizzato attorno ad una base di dati pubblica e condivisa, che usa un processo consensuale per la verifica dei pagamenti in un processo distribuito. La rete è decentralizzata e può operare senza l’azienda Ripple. Tra i “validators” ci sono aziende, internet service providers, e il Massachusetts Institute of Technology. Adottato da società come UniCredit, UBS e Banco Santander, Ripple sta iniziando ad essere usato come infrastruttura tecnologica da banche e reti di pagamento. American Banker spiega che:

Dal punto di vista delle banche, libri mastri distribuiti come il sistema di Ripple hanno maggiori vantaggi rispetto a criptovalute come bitcoin, tra cui prezzo e sicurezza.

Quali sono le differenze con Bitcoin

E andiamo dunque ad analizzare quali sono questi vantaggi e le differenze più importanti rispetto alla madre di tutte le criptovalute, il Bitcoin.

  1. Gli obiettivi di sviluppo: Bitcoin è stato sviluppato come una valuta digitale con l’obiettivo di pagare servizi e beni. Ripple, a sua volta, è stato creato per le banche e le reti di pagamento come sistema di pagamento, sistema di trasferimento di denaro e cambio di valuta. L’idea principale di Ripple era quella di creare un sistema di trasferimenti diretti di attività in tempo reale che fosse più economico, più trasparente e sicuro rispetto ai metodi di pagamento esistenti, come i pagamenti SWIFT.
  2. Chi sono gli sviluppatori: Bitcoin è gestito da un gruppo di sviluppatori entusiasti. È un sistema decentralizzato e non è governato da alcuna banca, governo o terze parti. È stato creato da una persona misteriosa o da un gruppo di persone chiamato Satoshi Nakamoto.
    Ripple, tuttavia, è sviluppata da una società ufficiale con obiettivi prefissati e investitori chiamati società Ripple, fondata nel 2012. Negli anni 2015-2016 la società Ripple aveva uffici in Australia, Lussemburgo e Regno Unito.
  3. Tecnologie: Bitcoin è una valuta basata su Blockchain che utilizza il mining (proof-of-work) e Ripple utilizza un registro di consenso iterativo e convalida la rete di server insieme ai token di criptovaluta XRP.
    La rete Ripple è gestita da una serie di server indipendenti che confrontano costantemente i loro registri delle transazioni. Un nuovo libro mastro di Ripple viene creato ogni secondo.
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Ripple o Bitcoin? Scopri quali sono le differenze di due tra le criptovalute più capitalizzate al mondo
  • Ricompense per i minatori: Ripple non è progettato per essere estratto. Ecco perché queste due valute sono molto diverse l’una dall’altra mentre i minatori di Bitcoin di solito ricevono una ricompensa sotto forma di nuovi Bitcoin. I token XRP sono stati pre-minati inizialmente per un importo di 100 miliardi e sul mercato sono disponibili solo 38 miliardi, il resto è nei laboratori Ripple e può essere periodicamente rilasciato.
    Bitcoin non è assolutamente preminato e la fornitura massima è di soli 21 mln.
  • Emissione delle monete e velocità delle transazioni: I bitcoin sono sparsi in tutto il mondo. Il 60 percento dei token XRP è di proprietà di Ripple. Il movimento e la distribuzione dei token XRP possono essere monitorati sul sito Web di Ripple Charts. Le conferme delle transazioni bitcoin richiedono in media 10 minuti, mentre le conferme delle transazioni XRP richiedono 5 secondi.
  • Utilizzo finale: Bitcoin è utilizzato in qualità di denaro. L’obiettivo di Ripple è di usarlo per altre valute o trasferimenti di materie prime come petrolio o oro sulla rete. La rete di Ripple è uno scambio di valuta totalmente decentralizzato, mentre Bitcoin implica quelli centralizzati. Significa che gli utenti devono scambiare XRP con USD; è possibile farlo all’interno della rete Ripple senza intermediari o terze parti. Quindi, se qualcuno vuole vendere il proprio XRP per USD, può farlo all’interno della rete senza bisogno di terzi.

Come funziona Ripple

La rete di Ripple non funziona con un sistema work-proof come bitcoin o stake-proof come Steem. Al contrario, le transazioni si basano su un protocollo di consenso per convalidare i saldi dei conti e le transazioni sul sistema. Il consenso lavora per migliorare l’integrità del sistema prevenendo la doppia spesa. Un utente Ripple che avvia una transazione con più gateway ma invia abilmente gli stessi 100 dollari ai sistemi gateway avrà tutte tranne la prima transazione eliminata. I singoli nodi distribuiti decidono per consenso quale transazione è stata effettuata per prima facendo un sondaggio per determinare il voto della maggioranza. Le conferme sono istantanee e impiegano circa 5 secondi. Poiché non esiste un’autorità centrale che decida chi può configurare un nodo e confermare le transazioni, la piattaforma Ripple è descritta come decentralizzata.

Ripple tiene traccia di tutti gli IOU in una determinata valuta per qualsiasi utente o gateway. I crediti IOU e i flussi di transazioni che si verificano tra i portafogli Ripple sono disponibili pubblicamente sul libro mastro del consenso di Ripple. Ma anche se la cronologia delle transazioni finanziarie è registrata pubblicamente e resa disponibile sulla blockchain, i dati non sono collegati all’ID o al conto di alcun individuo o azienda. Tuttavia, il registro pubblico di tutti i rapporti commerciali rende le informazioni suscettibili alle misure di deanonimizzazione.

Ripple e le banche

Diciamo la verità: Ripple è considerata una criptovaluta anomala rispetto alle altre perché è l’unica a non essere considerata negativamente dal sistema bancario, per il semplice motivo che un sistema alternativo alle banche potrebbe farle scomparire per sempre, o per lo meno ridimensionarle drasticamente. Ripple, invece, è utilizzata dagli istituti finanziari soprattutto perchè fornisce pagamenti veloci ed economici per qualsiasi tipo di pagamento, costituendo perciò un ottimo vantaggio per quei clienti che scelgono di investirci.

Al contrario delle altre criptovalute, Ripple è visto positivamente dal sistema bancario tradizionale

E se il cliente ci guadagna, ci guadagnano anche le banche che utilizzando Ripple possono avere nuovi clienti ogni giorno e andando a proporre i loro prodotti e servizi diversificati. Un “do ut des” in piena regola. Ad oggi si stima che siano già 15 banche ad aver avviato l’utilizzo di Ripple per un totale di 9 paesi, tra cui però spicca ancora l’assenza dell’Italia.

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Comprare i Ripple: gli exchange

Se volete acquistare Ripple, il percorso più semplice è rappresentato dagli exchange, che sono delle piattaforme digitali che funzionano come i money changer che trovate negli aeroporti e nei centri commerciali, con la differenza che non scambiano valute fiat ma criptovalute. I vantaggi degli exchange sono molteplici perché è possibile trovare al proprio interno oltre 200 criptovalute diverse e le transazioni avvengono in maniera semplice anche per i principianti. Inoltre, non richiedono un investimento minimo in acquisto.

Abbiamo selezionato per voi alcuni degli exchange più importanti:

  • Bitstamp: Exchange ufficiale di Bitcoin, ha sede a Lussemburgo, capitale dell’omonimo Paese. Questa piattaforma permette di fare trading online scambiando dollari americani con le principali criptovalute tra cui Bitcoin, Litecoin, Ethereum, Bitcoin Cash e naturalmente anche il Ripple oltre a molte altre;
  • Kraken: Exchange con decine di criptovalute e un numero elevato di coppie forex con cui scambiarle. A differenza di altri exchange, su Kraken l’iscrizione è gratuita e non c’è bisogno di alcun deposito minimo. La società, dopo aver rilevato dal fallimento Mt Gox, si sta espandendo avendo acquisito anche Cryptowatch, Coinsetter e Clevercoin, importanti realtà dell’universo che gira intorno al mondo delle valute digitali
  • Qryptos: Exchange che consente lo scambio di Ripple con tutte le altre criptovalute più importanti – Bitcoin in testa – ma anche Ethereum, Monero e ZCash. Il limite di Qryptos è però quello di non accettare monete fiat in controvalore, pertanto va utilizzato esclusivamente come exchange e per il trading online di criptovalute
  • BtcxIndia e Coinone sono invece riservati al mercato asiatico
Lo svantaggio comune a tutte queste piattaforme sta nel fatto che le transazioni hanno commissioni piuttosto alte, che naturalmente incidono su quello che è il guadagno finale del trade. È importante conoscere queste informazioni a priori, in modo tale da evitare di compromettere il capitale.

Per questo, noi vi consigliamo un’alternativa.

Il trading di Ripple con i CFD consente di sfruttare la volatilità del mercato in entrambe le direzioni

Fai trading di Ripple con i CFD

Detto dei pro e dei contro del trading di criptovalute con gli exchange, noi crediamo che il modo migliore per speculare sull’andamento delle valute digitali sia quello di fare trading affidandosi a broker online autorizzati e regolamentati che permettano la compravendita dei CFD.

I CFD (contratti per differenza) sono strumenti derivati a leva che replicano un sottostante, in questo caso la criptovaluta ma sono disponibili per vari asset, che consentono di investire sul bene senza doverlo necessariamente possedere. Il profitto che si genera dall’operazione è la differenza tra il prezzo a cui aprite l’operazione e il prezzo a cui chiudete l’operazione. Sono dunque adatti alle fasi di alta volatilità permettendo in breve tempo di realizzare alti profitti.


Prendendo come esempio il CFD del Ripple, esso avrà lo stesso prezzo che viene battuto nei principali exchange e una differenza tra denaro e lettera (spread) che è l’unico guadagno da riconoscere al broker, dato che non ci sono commissioni. L’ulteriore vantaggio è quello che se il trend della criptovaluta è al ribasso è possibile sfruttare anche questa fase di mercato aprendo posizioni di vendita allo scoperto.

Comprendete come quindi andrete a correre rischi minori rispetto agli exchange perché state utilizzando uno strumento finanziario che è regolato dalla CySec ed è stato autorizzato ad operare sul territorio italiano dalla Consob, la massima autorità in tema di vigilanza finanziaria.

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Gli standard di sicurezza Ripple

Ripple presenta elevati standard per quanto riguarda la sicurezza per cui non ci saranno truffe legate a falsificazioni o a duplicazioni della criptovaluta, è bene chiarire questi dubbi degli investitori una volta per tutte.

Lo standard legale per considerare un determinato bene come un titolo sicuro è il test Howey. Affinché un investimento sia considerato un titolo sicuro ai sensi di Howey, il sistema deve comportare

  1. un investimento di denaro
  2. con un’aspettativa di profitti
  3. in un’impresa comune e
  4. profitti derivanti dallo sforzo di altri.

Applicando questi criteri a Ripple, il primo standard è evidentemente soddisfatto. Qualsiasi acquisto di Ripple richiederebbe denaro. Il secondo criterio – l’aspettativa dei profitti – è leggermente soggettivo, in quanto indica credenze e intenzioni non articolate degli investitori. Tuttavia, non è irragionevole concludere che chiunque acquisti oggi il token Ripple abbia qualche intenzione di profitti; Ripple probabilmente si apprezzerà considerevolmente man mano che la rete xRapid di Ripple cresce. In termini di impresa comune, Ripple è l’asset digitale dietro l’XRP Ledger, e come tale più persone che possiedono piccole quantità di XRP soddisferebbero lo standard “impresa comune”.

L’ultimo criterio – i profitti derivanti esclusivamente dagli sforzi degli altri – è leggermente meno evidente. Ovviamente, quale “sforzo” comporta in questo contesto si è notevolmente evoluto dai tempi di Howey. Sostengo che il modo più preciso per descrivere lo sforzo in questo contesto è in termini di come Ripple è ottenuto e distribuito. Mentre la maggior parte delle criptovalute come Bitcoin deve essere minata, poiché la fiducia nella rete Bitcoin viene stabilita attraverso la prova del lavoro, il Ripple ha un sistema diverso.

L’esclusivo algoritmo di consenso di Ripple, come discusso in precedenza, non richiede prove di lavoro o prove di partecipazione. Ripple è invece semplicemente generato da Ripple e distribuito. Sebbene abbia utilità sulla rete, il test Howey indica che questo test è lo standard indipendentemente dal valore intrinseco. Pertanto, qualsiasi plusvalenza derivante dall’apprezzamento di Ripple avverrà attraverso sforzi di terze parti, poiché Ripple non è mai stato guadagnato attraverso il mining. Pertanto, il test Howey indica che Ripple dovrebbe essere considerato una sicurezza

Comprare Ripple sì o no: le nostre conclusioni

In questo momento, la quantità di Ripple in circolazione è molto alta, per soddisfare quella che è la volontà dei Ripple Labs che controllano in maniera determinante questo aspetto e pertanto il prezzo di un Ripple è proporzionale alle decisioni strategiche aziendali. È proprio per questo motivo, come abbiamo già detto, che Ripple viene considerata una criptovaluta atipica, proprio perché ha un potere centrale che la gestisce arbitrariamente, un po’ come avviene per le monete fiat stampate dalle banche centrali.

Questa osservazione ci mette in difficoltà nello stabilire senza margine di errore se Ripple sia un acquisto consigliato. È evidente che se altre banche inizieranno ad adottarlo per le caratteristiche positive che offre, il prezzo è destinato a salire tanto. Tuttavia, sapendo che c’è qualcuno in alto a manovrarne i fili, ci lascia nel dubbio che si potrebbero provocare delle crisi indotte tali che i prezzi possano scendere. Non è il caso del Bitcoin.

Valutiamo quindi positivamente avere Ripple in portafoglio, ma solo in un’ottica di diversificazione degli investimenti.
Il trading che consigliamo riguardo il Ripple ha sicuramente un’ottica di breve termine, non oltre la settimana, per sfruttare al meglio i picchi di volatilità e realizzare ampi profitti grazie alla leva finanziaria e all’utilizzo dei CFD.

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Guida all’acquisto di Ripple in 5 minuti

Una volta scelto lo strumento finanziario che si vuole negoziare al rialzo o al ribasso, selezionate il vostro broker preferito andando sul vostro browser di Internet ed entrando nella homepage di Plus500 : vi comparirà questa schermata

Il broker vi offrirà quindi la possibilità di selezionare tra conto con denaro reale e conto demo di prova gratuita:

Una volta che avete scelto la modalità di conto che vi interessa, è il momento di selezionare lo strumento finanziario che volete negoziare. Andate nell’apposita funzione di ricerca – la barra con la lente di ingrandimento – e scrivetene il nome oppure trovatelo nei menu suddivisi per asset. Così:

Dopo aver scelto lo strumento finanziario su cui investire, comparirà un menu come questo nella foto in basso dove poter cliccare su Acquista o Vendi per procedere all’esecuzione del trade:

La piattaforma esegue per voi il trade selezionato e sarà possibile controllare l’andamento in tempo reale in alto nella piattaforma, oppure nell’apposito menu che vi informa delle posizioni aperte. Complimenti, avete impostato con successo il vostro primo trade su Plus500!

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