Comprare oro, i consigli per fare trading con i metalli preziosi - Numedi

Comprare oro, i consigli per fare trading con i metalli preziosi

L’oro è il metallo più prezioso al mondo e per una serie di ragioni che andremo a descrivere è stato usato fin dall’antichità per coniare la moneta e per stimare la quantità di ricchezza di una persona, di una famiglia o di una nazione. Anche nell’epoca attuale che vede l’utilizzo di una moneta fiat, ovvero creata dal nulla, l’oro ha la sua importanza ed è il metallo prezioso più scambiato in Borsa, cerchiamo di capire il perché.

Cenni storici e di analisi fondamentale

Grazie all’archeologia, sappiamo che l’uso delle monete d’oro era già diffuso tremila anni fa

L’oro è un elemento chimico presente in natura che presenta alcune caratteristiche più uniche che rare: è pesante, ma al tempo stesso malleabile ed è praticamente inattaccabile dal punto di vista chimico.

L’uomo utilizza l’oro sin dalla preistoria, come è stato possibile appurare dai reperti storici, gli Egiziani usavano l’oro per farne gioielli o altri oggetti così come si fa più volte riferimento all’oro nell’Antico Testamento. L’oro, sempre secondo le scritture, è il primo dono portato alla nascita di Gesù. Stiamo parlando di regioni dove le miniere d’oro erano molto diffuse. Alcune civiltà pre-cristiane già utilizzavano l’oro come base per le valute di molti stati e così è stato per secoli.

Il ruolo dell’oro durante l’espansione coloniale

L’esplorazione del mondo, in particolare delle Americhe, ha portato alla scoperta di altri giacimenti e di un fenomeno chiamato corsa all’oro: le più celebri furono quelle in California, nel Klondike in Alaska, in Sudafrica (è la fonte dei due terzi di tutto l’oro estratto al mondo) e nella Terra del Fuoco, in Cile.
Storicamente l’oro è stato impiegato per supportare le valute in un sistema economico basato sul gold standard, in cui il valore di ogni valuta è stabilito equivalente a una certa quantità di oro. Come parte di questo sistema, i governi e le banche centrali tentarono di controllare il prezzo dell’oro, fissandone le parità con le valute. Per un lungo periodo, che va dal 1789 al 1933, gli Stati Uniti fissarono il prezzo dell’oro a 20,67 dollari per oncia, salvo lievi oscillazioni in tempo di guerra, che poi venne aumentato a 35 dollari per oncia nel 1934.

L’inflazione tra le due guerre mondiali e le spese militari portarono alla fine del gold standard, sostituito con il cosiddetto gold exchange standard dagli accordi di Bretton Woods del 1944, in forza dei quali era convertibile in oro solo il dollaro americano, con cui le altre valute mantenevano un cambio fisso. Questa situazione durò fino al 1961, quando le banche centrali degli Stati Uniti d’America e dell’Europa cominciarono a coordinare le loro azioni per mantenere il prezzo stabile contro le forze di mercato. Tuttavia, nel 1968 le circostanze economiche per questi sforzi congiunti vennero a mancare e nel 1971 gli Stati Uniti hanno abolito la convertibilità di dollaro in oro, lasciando che il suo prezzo potesse fluttuare liberamente nel mercato.

La quotazione dell’oro diventa libera

Con l’introduzione delle monete fiat, esse non hanno più il loro valore corrispondente all’oro. Tuttavia, i Paesi mantengono le proprie riserve auree a garanzia della moneta stampata.

Osservando un grafico annuale dell’oro, possiamo notare come già un anno dopo i possessori dell’oro avevano guadagnato il 100% del loro investimento. Il prezzo dell’oro è praticamente solo cresciuto fino al 1980, anno in cui raggiunse gli 850 dollari per oncia, che vengono ritenuti il suo record assoluto, se paragonati al potere d’acquisto degli anni successivi.
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Se consideriamo quindi solo i primi dieci anni di quotazione dell’oro, scopriamo come il trend dell’oro è stato sempre al rialzo. Nessun anno si è mai chiuso sotto l’apertura del 1979. La chiusura annuale più negativa degli ultimi 20 anni è stata a 279 dollari per oncia nel 2001, quando ci fu il picco delle quotazioni del dollaro dovuto anche allo scoppio della bolla dei tecnologici. La corsa delle quotazioni dell’oro riprese e conobbe un’altra grande espansione nel decennio successivo, quando nel 2011 il prezzo dell’oro raggiunse il suo massimo storico di sempre a 1921 dollari per oncia. Il prezzo dell’oro schizzò così rapidamente in alto a causa del crollo del dollaro, favorito dall’amministrazione Bush, appena nominato Presidente degli Stati Uniti e della crisi globale dell’economia, terminata solo nel 2012

Dal 2013, il dollaro è tornato a rafforzarsi a causa della scongiurata crisi economica e questo ha causato una flessione nelle quotazioni dell’oro che nel 2015 ha chiuso a 1060 dollari l’oncia, la chiusura annuale peggiore dal 2008. Le quotazioni, infine, stanno recuperando in questi ultimi anni e proprio il 2019 sin qui è l’anno del ritorno in auge dell’oro, che guadagna già il 10% dai prezzi di apertura dell’anno.

L’oro oggi, cosa è cambiato e cosa no

Il primo fattore da considerare riguarda la pura legge di mercato della domanda e dell’offerta, utile a capire se il prezzo dell’oro può salire ancora oppure no. L’offerta di oro è rimasta pressoché costante negli ultimi anni, essenzialmente rappresentata dalla produzione mineraria, che nel corso della storia ha messo sul mercato qualcosa come 160.000 tonnellate di metallo giallo. Tale produzione è concentrata soprattutto in Sudafrica, Stati Uniti e Cina. Da anni non si registrano nuove aperture di miniere e giacimenti. Poi bisogna considerare il costo di produzione dell’oro, che si presume si aggiri intorno ai 500 dollari l’oncia e si presume anche che i prezzi ai quali i produttori collocano l’oro nel mercato siano stati spesso insufficientemente remunerativi e questo giustificherebbe ulteriormente la scarsa attenzione che fino a qualche tempo fa è stata dedicata alla ricerca di nuovi giacimenti, la quale in effetti riguarda solo alcuni piccoli paesi economicamente arretrati che rimangono marginali nel mercato. Eppure, le recenti impennate del prezzo dell’oro hanno modificato la convenienza economica della sua estrazione e quindi alcuni paesi si stanno apprezzando per aprire nuove miniere o per riaprire quelle chiuse qualche anno fa, come ad esempio Ghana, Sudan e, in misura minore, il Galles.

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Il ruolo delle banche centrali e la domanda di oro fisico

La seconda fonte di offerta di oro è costituita dalle banche centrali e dalle loro dismissioni che hanno immesso più oro nel mercato e la terza e ultima fonte dell’oro è costituita dall’utilizzo degli scarti della lavorazione industriale e del riciclaggio di monete, che si aggirano attorno alle 500 tonnellate annue.
Passando invece alla domanda di oro fisico, storicamente l’oro è stato considerato un bene prezioso da custodire o da esibire, come nel caso dei gioielli. Il fenomeno dell’oro, da questo punto di vista, è rimasto invariato: l’oro è considerato uno dei regali preferiti da fare, per esempio, ai bambini perché è anche ritenuto un investimento. Essendo un bene non deteriorabile, il bambino, una volta grande potrà esercitare il potere di acquisto del suo oro, come meglio crede, continuando a metterlo al collo oppure vendendolo in un centro oro guadagnandoci. Ma l’oro è altrettanto importante per altre applicazioni, come ad esempio nel settore industriale, l’oro viene utilizzato nella componentistica elettronica perché è un materiale che conduce l’elettricità in maniera perfetta.

Tutti i principali componenti elettronici contengono piccolissime quantità di oro ma se le sommiamo all’enorme quantità di componenti che viene prodotta fa una grandissima quantità di oro!
L’oro, inoltre, viene utilizzato come rivestimento protettivo dei satelliti nello spazio, nella realizzazione di ponti e otturazioni nell’odontoiatria e, non dimentichiamolo, come massimo premio agli atleti che vincono alle Olimpiadi. Un aspetto, quest’ultimo, puramente simbolico che, però, ci fa capire che l’oro è da sempre la cosa più preziosa per l’uomo.

L’oro può essere ancora considerato come un bene rifugio?

L’oro è presente anche in tutti i principali componenti elettronici come hardware dei computer e degli smartphone. Se negli ultimi anni li avete accumulati in cantina, avete un piccolo tesoro e forse non lo sapete!

Data la stabilità a lungo termine del suo valore commerciale e la sua sostanziale scorrelazione rispetto all’andamento del mercato azionario e obbligazionario, l’oro viene considerato come bene rifugio, ossia un investimento finanziario difensivo. Per questa ragione, in un portafoglio differenziato che si rispetti, l’oro non può mai mancare.
La protezione dal rischio è essenziale ogni momento in cui l’inflazione di un paese importante, ad esempio gli Stati Uniti, è in aumento significativo oppure quando il mercato finanziario mondiale è in difficoltà, con gli investitori che manifestano sfiducia nel mercato azionario e naturalmente, quando il dollaro americano si svaluta.
Questo, in teoria, è quello che dovrebbe accadere nel lungo termine. Tuttavia, negli ultimi anni, è stato dimostrato come nel trading le correlazioni non ci sono più. In questi ultimi tempi, per esempio, stiamo assistendo a un mercato azionario che sale aggiornando i massimi storici anno su anno, ad un dollaro sostanzialmente forte e a un’oro che cresce. La domanda che quindi mi faccio e faccio a voi è: chi sta mentendo? Ecco allora che posso rispondevi a questa e alla domanda iniziale. Non necessariamente qualcuno sta mentendo oppure stanno mentendo tutti, per il momento in questa situazione è conveniente comprare oro proprio perché è un bene rifugio, vuol dire che non sapendo cosa accadrà in futuro, è bene acquistare oro come copertura del rischio. Finché l’oro salirà, sarà il segnale che gli investitori stanno comprando tempo. È una situazione che potrebbe durare ancora tanti anni, finchè non arriverà un elemento esogeno che scatenerà il panico sui mercati. E a quel punto, voi che avete l’oro in portafoglio da prima, potrete tranquillamente prendere profitto senza capire se è il caso di mantenerlo perché potrebbe salire ancora o se invece crollerà perché, come si dice in gergo, si vende sulla notizia.

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Come comprare oro facendo trading online

Un esempio di oro purissimo da conservare in cassaforte: è il bene rifugio per eccellenza!

Con l’avvento del trading online non è più necessario accumulare oro fisico e tenerlo nella cassaforte, pratica tra l’altro che vi espone al rischio dei furti. Le piattaforme di trading online vi permettono di acquistare oro con il futures, il cui prezzo viene stabilito dalla Borsa di Londra 2 volte al giorno, alle 10:30 e alle 15:00, il cosiddetto fixing dell’oro. Tuttavia acquistare l’oro tramite futures è piuttosto oneroso, così come non conviene acquistare l’oro presso le banche. È un metodo che definirei poco comodo perché le banche vi faranno pagare la commissione per lo stoccaggio, le spese per la tenuta del conto e le relative tasse, oltre al fatto che per ottenere un guadagno dovete comprare una quantità d’oro minima non indifferente.

Compra e vendi oro con i CFD

La soluzione, quindi, viene offerta dai broker che permettono di negoziare l’oro con i CFD, che sono strumenti derivati a leva che replicano il sottostante e che quindi danno la possibilità anche a chi non fosse particolarmente capitalizzato di poter fare trading sull’andamento dell’oro, al rialzo o al ribasso.
Altro aspetto da considerare è che quando deciderete di vendere i vostri contratti di oro, troverete istantaneamente un compratore sul mercato, cosa che invece non risulta facile nel caso dell’oro vero e proprio.
I CFD, invece, permettono sia di fare trading di medio-lungo termine, sia di sfruttare la volatilità di breve termine coincidente con momenti particolari delle contrattazioni, per esempio l’annuncio dei tassi di interesse o altri dati di natura macroeconomica che vengono periodicamente rilasciati. Un buon broker con cui fare trading sull’oro è Plus500. Sfruttando quindi il doppio effetto leva più volatilità, sarà possibile guadagnare tanto in poco tempo (ovviamente vale anche il contrario perciò fate attenzione).

È il momento di comprare oro?

Comprare oro fisico costa e correte il rischio che ve lo rubino! Usate i CFD se volete fare trading sull’oro

La situazione attuale sui mercati è il momento ideale per comprare oro. Da un lato, abbiamo un mercato azionario americano che tira da ben 10 anni aggiornando massimi storici e dall’altro un dollaro forte, agevolate dalle politiche della Banca Centrale Americana (la Federal Reserve) che, vista la situazione economica favorevole, ha smesso con le politiche accomodanti alzando in più occasioni i tassi di interesse fino a raggiungere il 2,5% (salvo poi tagliare di un quarto di punto a luglio 2019). Una situazione così, dovrebbe tenere l’oro basso secondo le classiche correlazioni e invece anche l’oro negli ultimi 3 anni è tornato a salire costantemente, come ha sempre fatto dagli anni Settanta.
Per comprendere come sia possibile tutto questo, bisogna provare a guardare al futuro: il mercato azionario è tiratissimo, le aziende grazie alla politica accomodante del denaro infinito e alle logiche di buyback hanno gonfiato a dismisura il prezzo delle azioni, considerato troppo alto rispetto agli utili. L’amministrazione Trump, con il taglio delle tasse, è riuscita parzialmente ad addolcire i Price Earning delle aziende, ma così facendo il prezzo delle azioni sta salendo ancora. Vi sono, poi, altri fattori da considerare: l’indebitamento.

Gli Stati Uniti si stanno indebitando ad un ritmo che presto sarà insostenibile e ciò è evidenziato bene dall’inversione delle curve dei rendimenti.

Per spiegarvi cosa questo vuol dire in termini pratici, significa che conviene di più acquistare debito americano di breve termine rispetto a quello di lungo perché rendono praticamente uguale con il vantaggio che però incasserete molto prima e non sarete soggetti all’inflazione.
Tanti pezzi di puzzle che si stanno incastrando insieme, oltre ad altri dati macro-economici e ciclici, ci fanno pensare che potremmo essere all’inizio di un periodo recessivo, non per forza pesante come quello del 2008, ma una situazione in cui i mercati azionari stornano violentemente o addirittura invertono e il prezzo dell’oro che sale alle stelle. È chiaro che, se è questa la visione futura, conviene comprare adesso l’oro a sconto piuttosto che aspettare quella che si annuncia come la classica tempesta perfetta.

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Un grafico recente ci dimostra che la corsa all’oro è tornata! E tu che fai non lo compri?

Quali sono gli indicatori da considerare per l’acquisto dell’oro

Le politiche del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump possono far prendere il volo alle quotazioni dell’oro

Il clima politico-economico influenza l’andamento delle quotazioni dell’oro, invitando la corsa all’oro ogni qual volta ci si trova di fronte a crisi finanziarie o a guerre. È proprio nella natura dell’oro essere considerato un bene da tenere pronto alle situazioni peggiori. Facendo una ricerca, si può scoprire come le prime banche esistenti in Italia erano i cosiddetti Monti di Pietà, ovvero quando ci si trovava in condizioni tali da chiedere in prestito, ci si recava a chiedere denaro impegnando il proprio oro di famiglia. L’oro veniva poi restituito se il richiedente del prestito riusciva a saldare il debito.
E questo, come detto, è dovuto alla natura fisica e chimica dell’oro, ovvero è un metallo che non si deteriora nel tempo e che quindi mantiene (almeno) inalterato il proprio valore.

L’influenza del dollaro sulle quotazioni

Un altro aspetto da considerare è l’andamento del dollaro. L’oro è quotato in dollari, quindi per pura matematica l’oro sale o se aumenta il suo valore o se diminuisce il valore del dollaro per correlazione inversa. Nella situazione geo-politica attuale vi è una corsa alla svalutazione generale delle valute.

Nessun leader politico dichiara di volere una moneta forte perché c’è un problema in più: la guerra commerciale. La Cina negli ultimi anni è cresciuta molto più di tutti gli altri Paesi del Mondo al punto che a breve diventerà la prima potenza mondiale al posto degli Stati Uniti che, dal canto loro, hanno eletto il conservatore Donald Trump alla Casa Bianca. Il Presidente Trump sta imponendo una politica di dazi nel tentativo di favorire le esportazioni americane a svantaggio di quelle cinesi, che hanno minori costi di manodopera e sono quindi avvantaggiati. I cinesi sono stati anche bravi a svalutare la propria moneta per tempo attirando tutti i principali investimenti. Un altro loro merito è quello di aver comprato oro e debito americano come se non ci fosse domani al punto da creare uno squilibrio l’asse terrestre.

La guerra commerciale, quindi, rischia di essere l’ago della bilancia a favore della prosecuzione del trend al rialzo dell’oro, perchè potete scommettere che il Presidente Donald Trump farà di tutto per mantenere l’egemonia americana nel mondo. “Whatever it takes”, direbbe Mario Draghi.

Considerazioni finali sul perché comprare oro

Lo abbiamo scritto più volte e lo ribadiamo: investire sull’oro è storicamente buono nel medio-lungo termine perché:

  • Il suo valore non decade nel tempo e, se avete tempismo, potete anche guadagnarci.
  • Investire in oro è fondamentale perché vi protegge dalle crisi finanziarie e dai crolli azionari, che possono avvenire in qualsiasi momento.
  • Ogni settimana sentiamo notizie negative al telegiornale: anche aziende considerate emergenti o innovative, in pochi giorni subiscono dei cali vertiginosi e, nei casi peggiori, falliscono. L’oro non ha mai subito crolli.
  • L’oro ha il colore giallo, lo stesso del Sole, per cui se possiamo immaginare un futuro senza Sole, solo quello sarà il momento il cui l’oro non avrà più alcun valore. Ok, sto filosofeggiando, ma il senso è che l’oro non finirà mai! A meno che non finiscano i giacimenti d’oro, ma questo farebbe solo aumentare le quotazioni perché, diventando più raro, la domanda crescerebbe notevolmente.

Fin qui, i fondamentali.

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Volendo parlare da un punto di vista squisitamente tecnico, comprare oro e materie prime ha senso perché il suo trend storico è al rialzo e ogni volta che le quotazioni dell’oro sono scese, quello è stato il momento migliore per comprare oro. Ok, questo non sarebbe proprio il momento ideale allora, ma se mi avete letto appena qui, sapete che i motivi per cui l’oro può salire ancora ci sono e sono tanti. Il trend dell’oro è al rialzo e le prospettive per i prossimi anni sono quelle di superare i massimi storici assoluti, perché se solo parte del mio racconto si dovesse avverare, allora l’oro sarebbe la nostra salvezza.
Il mio discorso, quindi, termina da dove era iniziato: l’oro è da sempre il metallo più prezioso che l’uomo abbia mai avuto e, prima o poi, ce ne accorgeremo.

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